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È stata rinviata all’8 Novembre l’udienza sulla class action sui buoni fruttiferi postali della Serie Q presentata da Federconsumatori.

Nell’udienza, inizialmente fissata per oggi, si discuterà l’ammissibilità o meno della class action promossa da Federconsumatori contro Poste Italiane per consentire ai possessori dei buoni di richiedere il giusto riconoscimento di quanto gli spetta.

I buoni oggetto dell’azione sono quelli della serie Q emessi tra il 1 luglio 1986 e il 31 ottobre 1995, per i quali alcuni Tribunali di merito (tra cui il Tribunale di Bergamo con la sentenza n.1390/2020), hanno già ritenuto che la capitalizzazione degli interessi che maturano sui buoni fruttiferi postali serie Q deve avvenire al lordo della ritenuta fiscale.

Incurante di tali orientamenti Poste Italiane ha invece applicato una capitalizzazione al netto della ritenuta fiscale per ciascuno dei primi 20 anni di durata dei buoni. Condotta che ha sottratto ai cittadini ingenti somme, specialmente a chi possedeva più buoni di tale serie. Federconsumatori ha stimato che per un buono della serie Q emesso a maggio (dal 1988 al 1995) per il valore iniziale di Lire 5.000.000 l’importo non corrisposto ammonta a circa 3.773,49 Euro.

“Invitiamo tutti i cittadini che ancora non lo avessero fatto ad effettuare la pre-adesione alla class action visitando il sito www.serieq.it: un passo fondamentale per dare ancora più forza all’azione. Abbiamo finora ricevuto migliaia di pre-adesioni e ci auguriamo che tutti coloro che ne hanno diritto riescano ad ottenere il rimborso di quanto gli spetta.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

Chi desidera avere maggiori informazioni può contattare la Federconsumatori per ricevere tutti gli aggiornamenti e le informazioni in merito alla class action sui buoni della serie Q e alle iniziative da intraprendere per le altre serie di buoni fruttiferi.

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